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The Triforce Saga: il terzo episodio per NES

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view post Posted on 30/4/2012, 20:58
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Questo imbroglio risale ad ottobre 2005, e al contrario degli altri si è trattato di una vera e propria frode commerciale, anche se fortunatamente nessuno si fidò abbastanza da cascarci e spendere 200 dollari. Un utente di Ebay pubblicò un'inserzione per una cartuccia del NES, che sosteneva di aver trovato ad un mercatino dell'usato al prezzo di soli 20 dollari. La dicitura sull'etichetta, piuttosto casalinga, recitava "The Legend of Zelda III: The Triforce Saga". Si sarebbe trattato insomma della versione beta, come recitava l'indicazione tra parentesi, di un terzo gioco di Zelda per NES, o meglio Famicom. Il venditore affermava di non avere il tempo di provarla, ma che se non si fosse trattato di quello che l'etichetta recitava, sarebbe stato pronto a sostituire l'oggetto con merce di pari valore. Il prezzo d'asta salì rapidamente fino a 182 dollari, e la notizia finì sul sito Joystiq.com , dove tuttavia il venditore fu inondato di insulti e di accuse di aver falsificato l'inserzione, dal momento che molti elementi dell'oggetto in vendita erano estremamente sospetti. Ad esempio, perché una beta di un gioco giapponese avrebbe dovuto avere sull'etichetta il nome in inglese? Perché l'etichetta stessa era stampata, se solitamente le beta portano il nome del gioco scritto a pennarello? E poi, era possibile che una beta fosse su una normale cartuccia del NES, americana per giunta?
L'inserzione fu cancellata e il proprietario, Richard, pubblicò una pessima foto di un monitor televisivo sul quale campeggiava la scritta "The Legend of Zelda: The Triforce Saga", che sosteneva di essere finalmente riuscito a far girare, anche se il gioco era molto buggato. A quel punto, si pensava che la genuinità dell'oggetto fosse provata, ma nessuno ci credette. In fondo, non sarebbe stato difficile "flashare" su una cartuccia vuota la ROM di un gioco creato su computer, e inoltre tutto ciò che era stato mostrato era una semplice schermata del titolo. Ci pensò TSA, di The Hylia, a cancellare ogni possibile perplessità. C'era effettivamente un terzo Zelda per NES in programma nel 1988. Tuttavia, di lì a poco Nintendo mise a punto il successore del Famicom, il mitico Super Famicom, e il progetto si trasformò direttamente nel Triforce of The Gods, o A Link to the Past, che tutti conosciamo. La beta è invece una versione completa, ma ancora da passare in fase di testing. Se il gioco si trasformò direttamente nel suo successore su SNES prima ancora di essere completato, è quindi ovvio che non ne può esistere una versione beta che non sia quella di Triforce of the Gods. Inoltre, come ha confermato TSA, che fu nella sezione beta testing del N64 dal 1997 al 1999, le versioni beta non si trovano mai sulle cartucce definitive per la console, ma su supporti di dimensioni notevolmente più estese che non possono essere inseriti normalmente nel vano deputato ad accogliere il gioco: si ha sempre bisogno di un accessorio supplementare che ne adatti la forma.
 
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